il trasportino del gatto

Nov 4, 2021

Accompagnare  il vostro gatto dal veterinario in sicurezza

Il gatto, animale sacro e venerato nella società egizia per oltre 30 secoli, tanto misterioso quanto imprevedibile… due caratteristiche pressoché uniche nel mondo degli animali da compagnia che impongono a quanti hanno scelto di ospitarlo in famiglia grande attenzione e prudenza nella sua gestione.

Il gatto è un animale abitudinario e metodico che non ama cambiamenti improvvisi di programma nella propria esistenza. Accompagnarlo dal veterinario rappresenta per lui un drastico cambiamento delle proprie abitudini che può dar luogo ad inaspettati comportamenti di ribellione anche a costo della propria incolumità. Il gatto è un ribelle senza se e senza ma, ed è capace di rinunciare a tutta la sua serenità familiare per il solo fatto di essere stato costretto a fare qualcosa che non desiderava fare. E’ un animale testardo e indipendente capace di rinunciare ad una vita agiata per una questione di principio.

Per questo motivo egli necessita di una particolare attenzione.

Parliamo del trasportino, quella gabbia capace di privarlo della sua libertà di movimento, che gli impedisce di assumere una posizione “seduta” e che lo costringe a respirare un’aria diversa da quella che è abituato ad inalare. La nostra macchina, un taxi, lo studio veterinario ed i tanti animali che vi transitano.

Per lui non va assolutamente bene. Quei 50 centimetri quadrati, ed il nuovo mondo che gli imponiamo  senza il suo consenso, gli vanno proprio stretti.

Fondamentale quindi non concedergli alcuna opportunità di fuga perché non se la farà scappare. Non perché non vi ami o non vi rispetti ma perché è nella sua natura.

1)     Controllate sempre che lo sportellino del trasportino sia accuratamente chiuso. Non avete idea di quanti gatti, nei trenta secondi nei quali il proprietario depone momentaneamente il trasportino in strada per chiudere la portiera a chiave, approfittino di uno sportello difettoso riuscendo ad aprirlo e schizzando via come una saetta in direzione non ben identificata. Potete dire addio al vostro gatto, non lo troverete più. Se un cane scappa impaurito, cercarlo, chiamarlo ed una volta trovato allargare le braccia sorridenti invitandolo a rifugiarsi nelle vostre braccia ha spesso epilogo positivo, ma se un gatto fugge spaurito prevale in lui l’istintività, il dubbio, l’esitazione, vi fisserà con grandi occhi sgomenti e se allungherete una mano amorevole verso di lui egli risponderà con la fuga. Non commettete mai l’irrimediabile errore di farlo uscire dal trasportino al di fuori di un’area protetta.

2)     Se il gatto vive in appartamento ponete nel trasportino la sua coperta, il suo giochino preferito, il suo cuscino, un qualunque oggetto che gli ricordi la sua quotidianità. Se è un gatto randagio che frequenta il vostro giardino usate un rametto di una siepe, un po’ d’erba, un sacchettino di terra sforacchiato capaci di ricordargli il suo ambiente.

3)     Coprite il trasportino con una coperta che non permetta al gatto di vedere l’ambiente esterno. Se il gatto non è abituato, la percezione di nuovi ambienti, persone sconosciute, il traffico, altri animali in attesa, potrebbero stressarlo favorendo il suo desiderio di fuga. Meglio sono i trasportini in metallo, perché lo sportellino è più sicuro ed il gatto, se fa caldo, respira meglio, mentre se fa freddo, è sufficiente una coperta sopra.

4)     Non aprite mai il trasportino cedendo alla tentazione di coccolarlo in attesa del vostro turno. Il guizzo felino sarà più veloce della vostra mano, forse non riuscirà ad evadere dalla sala di attesa ma recuperarlo sarà un’impresa. Senza contare che potrebbe finire ad azzuffarsi con qualche cane poco amichevole. Parlategli chiamandolo per nome ed inserite semplicemente le dita tra le barrette dello sportello, il vostro gatto si strofinerà su di esse sentendosi rassicurato.

5)     Se avete altri gatti in casa, ricordate che questi magnifici animali si riconoscono principalmente mediante il fiuto e che tendono a dimenticarsi facilmente dei propri coinquilini. Se accompagnate un gatto dal veterinario e rientrate lo stesso giorno vedrete che gli altri gatti, al suo rientro, lo fiuteranno accuratamente, un po’ sconcertati, cercando di riconoscerlo ed il più delle volte l’operazione andrà a buon fine. Se però doveste ricoverare il gatto per diversi giorni il rischio sarà che egli non verrà più riconosciuto scatenando le ire degli ospiti. In entrambi i casi potrebbe aiutare strofinare il gatto, prima del suo rientro, con una copertina, un cuscino, un indumento proveniente dalla casa o addirittura inserire nel trasportino qualche granello prelevato dalla lettiera utilizzata dagli altri inquilini. In ogni caso aspettate sempre qualche minuto prima di liberare il gatto dal trasportino. Lasciate che i suoi compari si avvicinino al trasportino, di capire che un loro compagno è tornato. Sarà meno traumatico per tutti se si concede loro il tempo di “riordinare le idee”.

Il gatto è un animale unico e la convivenza con questo meraviglioso animale non è cosa facile. Ma nonostante la sua indipendenza ed il suo spirito libero è anch’egli capace di offrire grandi soddisfazioni a quanti lo amano e lo rispettano ricordando però che a causa della sua innata istintività, impulsività, spontaneità necessita di essere monitorato e protetto sia dentro che fuori dalle mura domestiche.

L’omeopatia può giovare al vostro amico in auto?

Si, sono disponibili diversi rimedi da scegliere secondo i sintomi manifestati. Essi non interagiscono in alcun modo con eventuali analisi ematiche, lastre, farmaci che il veterinario potrebbe somministrare.

Spesso il veterinario richiede che l’animale sia a digiuno ma se questo non fosse il vostro caso è buona regola tenerlo comunque a stomaco vuoto. Inoltre, se siete in due in auto, chiedete al vostro accompagnatore di tenere il trasportino sulle ginocchia cercando di mantenerlo in posizione orizzontale ad ogni curva. Diversamente ponete il trasportino sul sedile, ben fissato. Mai nel bagagliaio. In entrambi i casi copritelo con una copertina per impedire al vostro gatto di guardare fuori dal finestrino, alcuni ricercatori hanno dimostrato come un disturbo visivo possa contribuire all’insorgenza dei sintomi.

I segni di malessere si possono manifestare sia durante che dopo il suo trasporto:

·       Respiro ansimante

·       Salivazione e vomito

·       Possibile evacuazione involontaria

·       Inappetenza e nausea che perdurano anche per qualche ora dopo il rientro

Il rimedio principale da considerare è COCCULUS dalla 6CH alla 30CH. Somministrare una dose (ossia tre granuli) seguita da una seconda dose a circa 15 minuti di distanza poco prima dell’inizio del viaggio.

Se il vostro amico mostra dopo ogni trasporto stordimento e malessere generale può tornare utile PETROLEUM 30CH.

Se doveste affrontare un viaggio in traghetto TABACUM 30CH, particolarmente indicato per il mal di mare.

In caso di vomito e nausea IPECA 30CH, quando il vomito è violento e persistente con vistosa salivazione APOMORPHINE HYDROCHLORIDE 6CH.

Se avete ormai constatato che il vostro gatto patisce senza alcuna riserva gli spostamenti in auto manifestando costantemente insofferenza potete ricorrere a COCCULUS HEEL, compresse contenenti COCCULUS, CONIUM, AMBRA, PETROLEUM, da somministrare tre volte al giorno per due o tre giorni prima del viaggio.

 

Dott. Valter Buccinà
Operatore Naturopata Animale certificato
Omeopatia Olistica – Naturopatia Tradizionale
https://www.naturopatiaveterinaria.it/